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Nell’ultimo trimestre 2022 le famiglie con un contratto di energia elettrica sul Mercato di Tutela hanno visto crescere in maniera significativa le proprie bollette.

Il caro bollette si è fatto sentire soprattutto nelle ultime bollette di novembre e dicembre della luce (Servizio Elettrico nazionale), in cui i prezzi dell’energia elettrica (Mercato Tutelato) ha subito degli aumenti esorbitanti, nell’ordine di circa il 60%.

Se in molti speravano in un abbassamento dei prezzi per l’inizio di questo nuovo anno, l’aggiornamento dei prezzi da parte di ARERA (Autorità dell’Energia) ha riportato tutti alla realtà.

E’ vero sì che le nuove tariffe per il primo trimestre 2023 del mercato tutelato luce sono diminuite di circa il 19%  rispetto al trimestre precedente, ma ciò nonostante restano nettamente maggiori rispetto al valore dell’energia elettrica sul mercato libero, il cui riferimento è il PUN, Prezzo Unico Nazionale rilevato dal Gme (Gestore Mercato Energetici).

Giusto per dare un’idea di quello di cui stiamo parlando: il prezzo dell’energia nel Mercato Tutelato sul primo trimestre 2023 per un utente domestico è 0,361 €/Kwh (Fascia Unica), mentre la media del PUN di gennaio alla data odierna è 0,172 €/Kwh, vale a dire il 110% in meno!

Prezzi energia mercato tutelato e libero

Fine del mercato tutelato: conviene subito passare al mercato libero?

Se ancora non ne eravate a conoscenza e nessun call center vi aveva informati (con la scusa di vendervi un contratto), il mercato tutelato entro il 2023 cesserà comunque di esistere (la fine ufficiale è prevista per il 10/01/2024) e di conseguenza il passaggio al mercato libero per le utenze domestiche diventerà automatico.

Perché dunque non cercare subito a un’offerta sul mercato libero, visto che conviene?

Basti pensare alla possibilità che quest’ultimo offre di poter scegliere la migliore tariffa (fissa o indicizzata) in base alle proprie esigenze di consumo, a differenza del mercato tutelato che stabilisce le sue tariffe in modo indifferenziato ogni trimestre per tutti i suoi clienti.

Cosa è cambiato per la bolletta del gas sul Mercato Tutelato?

L’Autorità dell’Energia ha recentemente modificato la cadenza e il metodo di tariffazione del gas per il Mercato di Tutela.

Con decorrenza dal 1° ottobre 2022 l’ARERA ha infatti stabilito che l’indice da prendere a riferimento per la determinazione del costo della materia prima in bolletta non debba più essere il TTF, il famigerato indice della borsa di Amsterdam – la più importante a livello europeo – ma il PSV, il punto di scambio virtuale, riferimento per il mercato all’ingrosso in Italia.

Inoltre, si passa da un aggiornamento dei prezzi con cadenza trimestrale a un aggiornamento mensile, come succede per la maggioranza dei fornitori sul mercato libero. Il motivo di questa scelta è l’estrema volatilità del mercato del gas che non permette più di effettuare una previsione attendibile per i futuri 3 mesi.

La decisione di ARERA di uniformare il sistema di aggiornamento delle tariffe gas su base mensile di fatto fa venire meno già oggi le differenze tra Tutela gas, che comunque cesserà entro la fine del 2023, e il Mercato Libero.

Anche per quanto riguarda il gas quindi, il nostro consiglio è quello di non aspettare la scadenza del mercato di Tutela per cambiare, ma di scegliere subito un fornitore di mercato libero, optando per una delle tariffe più convenienti che il mercato offre, in base alle proprie esigenze di consumo.

Come trovare la migliore tariffa luce e gas?

Trovare la migliore offerta energetica in base ai propri consumi può rivelarsi un processo difficile e dispendioso in termini di tempo. Inoltre, una individuata l’offerta, come faccio a sapere di avere fatto la scelta giusta?

Energiachiara ti può aiutare in questa scelta, offrendoti un servizio di comparazione rapido e imparziale.

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