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(Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2022)

In data 13 maggio 2022 è stata pubblicata da parte dell’Agenzia delle Entrate la circolare che chiarisce meglio le condizioni ed i requisiti di accesso da parte delle imprese al credito d’imposta energia stabilito dal decreto bollette del 21 marzo 2022.

Ricapitoliamo in sintesi a chi è rivolta e in che cosa consiste il bonus energia aziende.

Come ottenere il bonus energia 2022: Imprese coinvolte

L’agevolazione fiscale si rivolge a tutte le imprese italiane che rientrano nei seguenti parametri:

  • Imprese energivore, con elevati consumi energetici
  • Imprese non energivore, operanti in qualsiasi settore, purché abbiano con contatori dotati di una potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW 

Credito imposta energia: Imprese energivore:

Chi sono le imprese energivore?

  • Chi opera in uno dei settori (codici NACE) dell’allegato 3 delle Linee guida della Commissione Europea CE 2014/C 200/01 in merito agli aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia (ad esempio siderurgia, cartario, chimica)
  • Chi esercita in uno dei settori dell’allegato 5 delle Linee guida di cui sopra e con un indice di intensità elettrica maggiore o uguale al 20% rispetto al Val (valore aggiunto lordo);
  • Chi non rientra nei punti precedenti, ma risultano tra gli elenchi CSEA (Cassa Servizi Energetici e Ambientali) delle imprese a forte consumo energetico per gli anni 2013 o 2014

Credito imposta energia elettrica 2022 come funziona per le imprese energivore?

- 1° e 2° trimestre:

Il decreto prevede che le imprese energivore possano beneficiare dell’agevolazione fiscale sotto forma di credito d’imposta sia per il primo che per il secondo trimestre 2022, purché il costo dell’energia elettrica abbia subito un incremento di almeno il 30% nei rispettivi trimestri presi a riferimento per il confronto.

Il credito d’imposta energia è pari al 20% della spesa per la materia prima energia dal 1° Gennaio al 31 Marzo 2022 (Primo trimestre 2022), mentre per il secondo trimestre 2022 il credito d’imposta in percentuale è aumentato dal 20 al 25%, sempre della spesa per la materia prima energia.

I successivi Decreti Aiuti, sempre per questa tipologia di imprese, hanno riconosciuto il credito d’imposta anche per il 3° trimestre ed i mesi di ottobre e novembre 2022.

- 3° trimestre e ottobre-novembre 2022:

Il credito d’imposta ha subito una proroga a beneficio di tutte le imprese energivore, viene quindi garantito anche per il 3° trimestre e i mesi di ottobre e novembre 2022.

Ma quali saranno le percentuali applicate? Sul terzo trimestre verrà calcolato il 25% come per il secondo trimestre mentre per quanto riguarda gli ultimi 2 mesi, il credito salirà al 40%. [torna all’indice]

Credito imposta energia elettrica 2022 come funziona per le imprese non energivore?

Imprese non energivore: chi può richiedere l’agevolazione?

La novità importante è che, oltre alle imprese energivore, anche le piccole e medie imprese operanti in qualsiasi settore di attività economica possono usufruire di questo sostegno.

- 2° e 3° trimestre:

riguardante la spesa energetica del secondo trimestre 2022

È sufficiente, infatti, che abbiano una potenza disponibile pari o superiore ai 16,5 kW e che nel primo trimestre del 2022 abbiano subito un aumento del 30% del costo medio dell’energia rispetto al primo trimestre del 2019. Il confronto è fatto sul primo trimestre 2019, prima quindi dell’emergenza sanitaria, in modo da poter garantire un equo confronto delle tariffe in ordine a spesa e consumi.

Grazie alle decisioni prese dal governo, il calcolo del credito d’imposta è stato prorogato ed esteso anche per il 3° trimestre per le imprese con una potenza maggiore o uguale 16,5 kW.

Ma non solo, la richiesta del credito d’imposta energia è stata estesa anche per i mesi di ottobre e novembre 2022 a tutte le imprese con un consumo maggiore o uguale a 4,5 Kw.

Credito imposta energia elettrica: percentuale del 15% per le piccole e medie imprese

L’aiuto che viene riconosciuto alle imprese che rispondono a questi requisiti è pari a al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto dell’energia (materia prima energia) dal 1° Aprile al 30 Giugno 2022 (secondo trimestre 2022) e dal 1° luglio 2022 al 30 settembre 2022 (terzo trimestre).

- Ottobre e novembre 2022:

Il governo ha previsto la possibilità di richiedere il credito anche per i mesi di ottobre e novembre 2022, apportando delle piccole modifiche: verranno incluse le piccole aziende con potenza maggiore o uguale a 4,5 kW e rimarrà invariato il requisito del costo dell’energia maggiorata del 30% tra il 3° trimestre 2019 e il 3° trimestre 2022.

Credito d’imposta energia: percentuale del 30% per le piccole imprese

L’aiuto che viene riconosciuto alle imprese che rispondono a questi requisiti è pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto dell’energia (materia prima energia) per i mesi di ottobre 2022 e novembre 2022.

Credito imposta gas: imprese gasivore

Quali sono?

Il MISE ha definito che le imprese gasivore sono tutte quelle aziende con un grande consumo di gas naturale, pari o maggiore ad un GWh.

Come funziona il credito imposta gas per le imprese gasivore?

- 1° trimestre:

Per le imprese gasivore è previsto il calcolo dell’agevolazione anche per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022. Il calcolo del credito d’imposta sarà pari al 10%.

- 2° e 3° trimestre:

Il governo per i 2 trimestri successivi al primo ha previsto invece un’agevolazione maggiorata: pari al 25%

- Ottobre e novembre 2022:

Diversamente invece per gli ultimi due mesi l’agevolazione sale al 40%, come per l’energia elettrica.

Credito imposta gas: imprese non gasivore

Come funziona il credito imposta per le imprese non gasivore?

- 2° e 3° trimestre:

Anche tutte le imprese che non rientrano nell’elenco delle aziende gasivore possono usufruire di un credito d’imposta pari al 25% della spesa sull’acquisto del gas consumato nel secondo trimestre e nel terzo trimestre 2022.

Saranno esclusi i consumi relativi all’impiego del gas per usi diversi da quelli termoelettrici.

Per poter usufruire del credito d’imposta gas, il prezzo medio per il primo e il secondo trimestre del 2022 deve essere superiore del 30% rispetto al prezzo medio calcolato sul primo e secondo trimestre dell’anno 2019.

- Ottobre e novembre 2022:

Oltre al credito d’imposta luce, il governo ha esteso anche quello del gas per i mesi di ottobre e novembre 2022. L’unico requisito resterà quello di comprovare un aumento della spesa dell’energia del 30% ma questa volta mettendo a confronto il 3° trimestre 2019 con il terzo trimestre 2022. 

Il credito d’imposta previsto sarà pari al 40% della spesa di ottobre e novembre 2022. 

Se la mia azienda non era ancora stata costituita nel primo trimestre 2019?

Le aziende (energivore e non) che non hanno effettuato consumi nel primo trimestre del 2019, perché ancora non costituite in data 1° Gennaio 2019 possono comunque usufruire del credito anche se non vi sono i dati relativi al primo trimestre per il confronto.

Per sopperire alla mancanza di dati per il prezzo vengono presi in considerazione i seguenti valori:

  • valore medio del Prezzo unico nazionale dell’energia elettrica all’ingrosso (PUN) pari, per il primo trimestre 2019, a 59,46 euro/MWh;
  • valore di riferimento del prezzo di dispacciamento (PD) pari, per il primo trimestre 2019, a 9,80 euro/MWh,

per un importo complessivo pari a 69,26 euro/MWh.

Qualora i due trimestri messi a confronto dovessero portare come risultato un incremento della spesa della materia prima energia pari al 30%, l’azienda in questione potrà beneficiare dell’agevolazione.

Componente materia prima energia e calcolo della media del costo per l’energia elettrica: chiarimento

Per il calcolo del costo medio dell’energia elettrica si deve tenere conto della componente “spesa per la materia prima energia”. Vediamo quindi quali sono le componenti che debbono essere incluse nel calcolo:

  • le perdite di rete
  • il dispacciamento
  • i costi di commercializzazione (prezzo di vendita €/Kwh e quote fisse €/mese)

Diversamente invece, vengono escluse dal calcolo del costo medio dell’energia le seguenti spese:

  • Spese di trasporto
  • Spese per coperture finanziare
  • Imposte e oneri accessori diretti e/o indiretti

Ricordiamo che il Credito d’imposta sul secondo trimestre 2022 è utilizzabile entro il 31/12/22 in compensazione su F24.

Il Decreto Aiuti Ter ha prorogato al 30 giugno 2023 il termine – inizialmente previsto al 31 dicembre 2022 – per l’utilizzo in compensazione in F24 dei crediti d’imposta sugli acquisti di energia elettrica e di gas naturale, relativi al terzo trimestre 2022

Calcolo credito imposta energia esempio

Per dare un’idea concreta ai nostri lettori a quanto potrebbe ammontare l’importo dell’agevolazione a favore di un’impresa non energivora. Presentiamo di seguito un caso studio reale riguardante un nostro cliente operante nel settore alberghiero.

CONSUMI PRIMO TRIMESTRE 2019-2022

Esempio calcolo credito d'imposta

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