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Dopo un 2022 di grande volatilità del mercato energetico, in cui i prezzi del gas hanno subito rilevanti aumenti mensili, dall’inizio del 2023 la tendenza sembra invertita, con prezzi in calo sui mercati europei che stanno portando bollette relativamente più leggere alle a imprese e alle famiglie in questi ultimi due mesi.

Per fornirvi un chiaro esempio di che cosa è successo nel 2022, vi riportiamo sotto la tabella dei prezzi rilevati sul PSV (Punto di Scambio Virtuale) ovvero l’indice di riferimento per il mercato del gas in Italia.

Ebbene il prezzo del PSV gas in agosto 2022 è arrivato a toccare il massimo storico, con un record di ben 2,498 €/smc, per poi attestarsi su circa 1 €/smc fino a 1,24 €/smc nel mese di dicembre 2022. Questo significa che da ottobre a dicembre una famiglia media può avere avuto una spesa in bolletta anche di 700/800 €.

Ma quali sono le previsioni per il prezzo gas 2023?

Grazie ad un insieme di fattori (inverno mite, calo della domanda, buona disponibilità di GNL sul mercato in sostituzione del gas russo) a partire da gennaio 2023 il costo della materia prima gas ha subito un calo circa del 35% rispetto a dicembre 2022 e, come abbiamo detto, sta seguendo un trend al ribasso.

Il prezzo del PSV a gennaio 2023 ha chiuso a 0,72 €/smc, mentre a febbraio è sceso ancora a 0,60 €/smc e ad oggi la media di marzo si aggira attorno a 0,50 €/Smc. Un prezzo sensibilmente più basso rispetto ai picchi degli ultimi mesi, ma che è ancora più alto di oltre 100% se paragonato al prezzo precrisi del 2020.

ANDAMENTO PREZZO GAS (PSV)

andamento del prezzo del gas (PSV) 2022 e 2023

*Prezzi gas PSV 2022 da marzo 2022 – media quotazioni giornaliere “Heren Day Ahead Price”, espresse in €/MWh e convertite in €/Smc sulla base di un coefficiente moltiplicativo pari a 0,0105833, riferito ad un potere calorifico superiore pari a 0,03810 GJ/Smc.

 

Prezzo gas mercato tutelato: che cosa mi conviene fare?

Poiché per i clienti che sono ancora sul mercato tutelato il prezzo in bolletta è agganciato interamente all’indice PSV, questi avranno bollette più leggere con un prezzo del gas a marzo in calo. La fine del mercato tutelato è prevista per gennaio 2024 (per approfondimenti leggi il nostro articolo qui).

Questo però non vuol dire che non si debba valutare fin da subito un passaggio al mercato libero, soprattutto in vista dei possibili cambiamenti di scenario dei prezzi che si potrebbero realizzare già a partire dai prossimi mesi.

Il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero non prevede problematiche di alcun tipo: nessun costo aggiuntivo da sostenere, nessuna interruzione del servizio e nessun intervento sul contatore. Si tratta di passaggio semplicissimo da effettuare, che potrà portare dei vantaggi immediati sul costo della bolletta, a patto di fare una scelta consapevole e ragionata.

Sono sul mercato libero: come devo orientarmi nella scelta del fornitore?

Per rispondere a questa domanda è necessario verificare le condizioni di partenza.

Nell’ipotesi in cui il cliente abbia ancora un pezzo fisso negoziato nel 2021 prima degli aumenti, è necessario verificare quando scadono le condizioni e comunque attendere una eventuale proposta di proseguimento contrattuale da parte dell’attuale fornitore.

In questo momento, data l’estrema incertezza presente sul mercato, i fornitori hanno una scarsa propensione per le offerte gas a prezzo bloccato a condizioni vantaggiose e pertanto quasi sicuramente l’offerta di proseguimento contrattuale sarà a prezzo indicizzato. Il confronto con altre offerte andrà effettuato quindi in base a questa proposta.

Se invece il cliente ha già un’offerta a prezzo indicizzato e vuole valutare una rinegoziazione delle condizioni, passando ad altro fornitore, sarà opportuno in primo luogo verificare il tipo di indice applicato, es. TTF, Pfort, PSV ed anche la formula di indicizzazione applicata. Questo perché a seconda dell’indice di partenza e della formula applicata, si può verificare una grande variabilità di prezzi della materia prima rilevati n bolletta a parità di mese di riferimento.

Le offerte a prezzo indicizzato infatti seguono il prezzo dell’energia sul mercato ma vengono maggiorate di spread (un compenso dovuto al fornitore) e quindi è fondamentale sapere scegliere quelle con gli spread più bassi.

Inoltre, alcune offerte contengono formule che implicano una maggiorazione importante dello spread con l’applicazione di una costante che funge da “moltiplicatore” dello stesso. Infine, queste offerte sono spesso sono gravate da ulteriori costi accessori, non sempre ben visibili nei documenti contrattuali e pertanto è opportuno “pesare” bene l’impatto anche di questi costi sulla bolletta.

Come posso scegliere la migliore tariffa luce e gas?

Scegliere la tariffa indicizzata con il miglior spread sul mercato non è affatto semplice. Soprattutto se consideriamo che le offerte variabili possono nascondere costi “nascosti” e formule astruse, in molti casi difficili da rilevare anche da parte degli addetti ai lavori.

Cambia la tua offerta in modo sicuro, inviaci la tua bolletta.

Faremo un’analisi dettagliata delle tue condizioni e ti diremo in maniera chiara e trasparente se cambiare fornitore ti consentirà di risparmiare o meno.

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