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Cos’è il dispacciamento dell’energia elettrica?

Forse ti è capitato di leggere nella bolletta la voce “PD”, che sta per “Prezzo Dispacciamento” e di chiederti a cosa si riferisse. Facciamo un po’ di chiarezza.

Con il termine “dispacciamento” si intende il controllo e la gestione dei flussi di elettricità all’interno della rete di trasmissione nazionale. Infatti, il dispacciamento consiste proprio nel fornire quelle disposizioni utili affinché gli impianti di produzione dell’energia elettrica generino solo la quantità di corrente che verrà effettivamente consumata dai clienti finali. In questo modo è possibile evitare sia gli sprechi di elettricità, sia il rischio di una produzione insufficiente rispetto alla quantità richiesta dai consumatori.
L’energia elettrica, a differenza del gas, non può essere immagazzinata! Per questo il dispacciamento di corrente elettrica è particolarmente importante: se non venisse mantenuto l’equilibrio energetico il sistema andrebbe in blackout.

Il mantenimento di questo equilibrio non è cosa facile. Infatti, ci sono diversi fattori che devono essere tenuti in considerazione: 

  1. La produzione: bisogna regolare l’attività degli impianti e la loro produzione di energia elettrica, in particolare quelli più flessibili (idroelettrico, gas);
  2. I consumi: tramite strumenti di demand side response è possibile modulare la domanda;
  3. I sistemi di accumulo: come le batterie o i sistemi idroelettrici con pompaggio;
  4. L’approvvigionamento estero: regolare gli afflussi di energia dagli altri paesi.

Fin qui tutto bene. Il dispacciamento di energia elettrica è importante per regolare il flusso energetico sul territorio nazionale, ma chi se ne occupa? Il dispacciatore in Italia è Terna Spa.

Chi è Terna?

Terna Spa è una società che si occupa di effettuare continue stime e bilanciamenti con l’obiettivo di prevedere quanta energia verrà utilizzata.
E’ l’ente predisposto alla gestione del dispacciamento dell’energia elettrica e si occupa della trasmissione della corrente in tutta Europa tramite i tralicci dell’alta tensione.

 In poche parole, il dispacciatore si occupa di: 

  1. Assicurare che l’offerta di corrente sia in grado di rispondere alla domanda del mercato; quindi, effettua una stima continua (basata su dati statistici) sulla quantità di energia che le centrali elettriche dovranno produrre. Queste stime vengono fatte anche sulla base di fattori come il meteo, il giorno della settimana (se feriale o festivo), gli storici (confrontando i consumi che sono stati effettuati in quello stesso periodo negli anni precedenti); 
  2. Regolare la trasmissione dell’energia dalla centrale elettrica attraverso tutti i nodi della distribuzione fino al cliente finale. 

Oneri del dispacciamento di energia elettrica: la bolletta

Ovviamente gli oneri del dispacciamento di energia elettrica hanno un costo e così torniamo alla sigla PD presente in bolletta.
Il prezzo del dispacciamento viene pubblicato ogni trimestre da ARERA che lo fa attuare a Terna. A questo punto Terna fattura il dispacciamento alla distribuzione, che poi gira il costo alle compagnie di energia e, infine, a noi.

 Ad oggi il valore sul mercato tutelato del PD è pari a: 0,01489 ed incide per il 7% sul prezzo complessivo dell’energia.

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